A cura di ADRIANA OBERTO
Fotografie di Adriana Oberto, Antonello Cimini e Langhe Photo Festival
Italia, neive – cn
E’ in corso a Neive (CN) la seconda edizione di Langhe Photo Festival , il cui titolo, quest’anno, è “Sarà l’età”. Inaugurata il 14 settembre, si concluderà il 17 novembre prossimo.
IL FESTIVAL
In questa seconda edizione, il LanghePhotoFestival esplora temi come la nascita, la libertà e la semplicità della gioia e del dolore, unendo culture, identità ed emozioni di persone provenienti da ogni parte del mondo. Il festival invita il pubblico a meravigliarsi della varietà inesauribile della vita.
Il percorso dell’esposizione, intitolato Sarà l’età, si propone come un grande album di famiglia, unico e universale. Il titolo apre a domande e riflessioni personali che vengono approfonditi attraverso i progetti fotografici, tra reportage e autoritratti, dei fotografi partecipanti.
Il titolo propone qualcosa di riconoscibile, eppure al tempo stesso sorprendentemente nuovo.
Il percorso espositivo si sviluppa in otto luoghi diversi, ma non lontani, tutti, tranne uno, ubicati nel centro storico di Neive. Un nono spazio è inoltre stato messo a disposizione dalla Cantina Destefanis a Cisterna d’Asti, sempre in provincia di Cuneo.
GLI OSPITI
Ogni ospite porta con sé la sua personale visione del tema, che ha maturato e sviluppato nel corso di anni; ogni ospite ha dato un titolo alla sua mostra, che in ogni caso ha ben presente quello di questa edizione; a parte ci sono poi le foto finaliste del concorso fotografico, che aveva per tema la fotografia di paesaggio, e quelle di Lorenzo Zoppolato, che sono “fuori percorso”.
Indichiamo qui di seguito gli ospiti e il titolo del loro contributo al festival.
MARTINA ALBERTAZZI
THE LINES THAT LEAD
La mostra si sviluppa nella biblioteca che occupa gli spazi dove si trova anche l’info-point della manifestazione. Questo progetto fotografico nasce e ruota attorno all’esperienza di maternità della fotografa, che non aveva neanche in programma di avviare un progetto fotografico su questo tema, ma poiché la fotografia è il mezzo con cui osserva il mondo, nello stesso modo è diventata quello con cui osserva la piccola Nilù. E’ nato così un taccuino senza fine che Martina Albertazzi aggiorna costantemente per cogliere le mille sfumature del viaggio della vita condiviso con sua figlia.
Tuttavia, poiché la fotografia è il mezzo con cui osserva il mondo, nello stesso modo è diventata il mezzo con cui osserva la piccola Nilù. E’ nato così un taccuino senza fine che Martina Albertazzi aggiorna costantemente per cogliere le mille sfumature del viaggio della vita condiviso con sua figlia.
ALEX LIVERANI – PAMELA
Pamela è il nome di una “balera”, locale da ballo storico, di Faenza, dove vive il fotografo. È qui che ha avuto inizio il viaggio di Alex Liverani tra le balere per anziani. Grandi o intime, eleganti o un po’ kitsch, rétro o moderne, questi spazi, ciascuno con un proprio carattere e un’essenza unica, punteggiano le nostre campagne e città, dando vita e cornice a passioni che non conoscono età.
La mostra è all’aperto, alla porta San Rocco.
YARIN DEL VECCHIO – NISIDA
Ospitate in un locale scantinato del centro, le foto mostrano momenti quotidiani dei giovani (sono tutti al di sotto dei 25 anni) ospitati nel carcere minorile sull’isola di Nisida, una delle isole Flegree. Si tratta del carcere minorile di Napoli, uno dei 17 in Italia. Nisida è un progetto fotografico che racconta il sogno della libertà. Nisida si distingue per una politica rieducativa innovativa: è infatti l’unico luogo che consente ai detenuti di fare il bagno in mare.
Isolati dal mondo durante la loro giovinezza, i ragazzi di Nisida hanno la possibilità di riscrivere il proprio futuro. In questi scatti, il desiderio di libertà è palpabile: il fotografo mantiene la promessa di ritrarli come giovani, non come detenuti.
L’unica ragazza detenuta al tempo degli scatti è quella nella foto con un coniglietto. La sua storia è molto bella e particolare perché, sebbene la maggior parte dei detenuti a Nisida, nonostante l’obiettivo di riabilitazione del carcere, tornino a delinquere, lei è riuscita a diplomarsi in carcere e si trova ora in stato di semilibertà e fa la guida turistica a Pozzuoli. Sua è anche la copertina del libro che riassume l’esperienza.
STEFANO MIRABELLA - DOM
Le foto del progetto che riguarda la “casa” (questo è il significato in polacco della parola “dom”) sono state scattate in Polonia nel paesello d’origine della compagna del fotografo. Cieszęta, un villaggio rurale nel nord della Polonia, è un luogo dove la vita segue un ritmo lento, scandito dal silenzio di un mondo che sembra sospeso nel tempo, in cui l’energia dei bambini si intreccia con l’equilibrio e il ritmo della natura.
I protagonisti degli scatti sono i bambini del villaggio, che ci offrono uno sguardo sulla vita in campagna, dove tutto è gioco e ogni cosa si trasforma in scoperta.
DEANNA DIKEMAN
LEAVING AND WAVING
Ospitata nella Torre dell’orologio, questa serie di scatti sono stati effettuati dalla fotografa nel corso di 27 anni quando salutava i genitori, che era andata a trovare nella loro casa di Sioux City, in Iowa. Aveva incominciato nel 1991 con una fotografia istantanea e continuato negli anni successivi, senza nessuna intenzione di realizzare una serie, ma esclusivamente come un modo per affrontare i momenti tristi della partenza. Gli scatti fanno parte di una serie più ampia, chiamata “Relative Moments”, che include scatti anche di altri membri della famiglia. In quelle di “Leaving and waving” ci sono foto in cui il papà non c’è più e la mamma saluta da sola prima dalla casa e poi dalla residenza per anziani in cui ha vissuto. L’ultima foto è quella scattata il giorno del funerale e ritrae un vialetto vuoto, da cui nessuno più saluta.
Si tratta delle foto finaliste del concorso, aperto a tutti e dedicato al paesaggio. Le foto, scattate in vari angoli del mondo, riescono a catturare le molteplici sfumature di un tema tanto ampio quanto intimo e personale.
LANGHEPHOTOAWARD
I FINALISTISTUDENTI DELLA SCUOLA MOHOLE
TITOLI VARI
Viene qui offerto uno spazio alle giovani sensibilità artistiche degli studenti del Corso di Fotografia della Scuola Mohole di Milano, esponendo i progetti fotografici sviluppati appositamente durante l’anno scolastico sul tema del festival.
GABRIELE GALIMBERTI
TOY STORIESQuesto progetto è esposto nella sala dell’auditorium comunale, a Neive Borgonuovo.
Per oltre due anni, Gabriele Galimberti ha viaggiato in più di 50 Paesi, fotografando bambini e bambine di vari continenti e chiedendo loro di mostrare, nelle loro case e camerette, i loro tesori più preziosi: i giocattoli preferiti.
Le foto “corrono” lungo un piano inclinato con una scanalatura a lato che permette, come in un gioco di bambini, di far scorrere delle biglie.
LORENZO ZOPPOLATO - LE IMMAGINI DI MOREL
La mostra di Lorenzo Zoppolato è “fuori percorso” non solo a livello spaziale in quanto fuori Neive, ma anche come tematica. La sede di questa mostra distaccata, a Cisterna d’Asti, è una meravigliosa collina, fra le più alte della zona, immersa tra boschi, vigne e noccioleti, che apre lo sguardo dagli Appennini liguri alle nostre Alpi. Le foto rappresentano un diario di viaggio lungo le strade della Patagonia, dove realtà e immaginazione si fondono con la stessa intensità.
Non sono i chilometri percorsi a definire il cammino, ma i luoghi e i volti incontrati lungo il tragitto. Essi abitano un tempo sospeso e dilatato, come intrappolati negli specchi della macchina infernale ideata da Morel, descritta nel romanzo di Adolfo Bioy Casares.
"Sarà l’età" è una semplice affermazione di umanità.