A cura di REMO TURELLO
Fotografie di REMO TURELLO
Italia, SORDEVOLO, bi
Sordevolo, famosa per la sua Passione, che viene messa in scena ogni cinque anni dal 1816, e che noi vi abbiamo raccontato sul n.87 della rivista, ha il teatro nel cuore.
La stagione estiva quest’anno ha celebrato una delle opere più monumentali del panorama lirico: l’Aida di Giuseppe Verdi.
All’anfiteatro Giovanni Paolo II è andata in scena per quattro serate di luglio la rassegna dal titolo “Opera che passione”, un progetto ideato dalla Fondazione Teatro Coccia di Novara. La Fondazione ha collaborato col gruppo storico che organizza la famosa “Passione” e con l’Associazione Teatro Popolare, facendo partecipare bimbi, giovani ed adulti ad una rappresentazione un po’ distante dalle “sacre” abitudini del piccolo centro biellese.
L’Aida viene presentata in modo insolito, con la presenza della figura di Ernesto Schiaparelli, famoso egittologo che diresse il Museo Egizio di Torino dal 1894 al 1928 e tra l’altro nativo di Occhieppo Inferiore, paese a brevissima distanza da Sordevolo. Proprio il Museo Egizio, che quest’anno celebra i suoi 200 anni, ha messo a disposizione conoscenze scientifiche e materiali per la realizzazione di costumi e scenografie.
L’azione parte quindi in uno spazio popolato di reperti, statue, sarcofaghi e papiri pronti ad esser trasportati verso l’Europa, come se la storia venisse ricostruita dai ritrovamenti dell’archeologo stesso. Da un lato quindi troviamo un Ottocento che canta di passioni e amori, ma anche di potere e violenza, mentre dall’altro lo spirito dell’Egitto misterioso, onirico e inespugnabile interpretato dal danzatore e coreografo Gérard Diby.
Video di Remo Turello
La storia d’amore tra Aida e Radames, la gelosia di Amneris, la guerra tra egizi ed etiopi, le speranze e le attese dei due popoli, l’onore, il tradimento e il pentimento, tutto si intreccia e viene esaltato dalla musica.
Inoltre, i fondali e la struttura del palco, utilizzati anche come base per la proiezione di immagini, luci e colori, rendono tutta l’esperienza ancora più immersiva.
video di Remo Turello
L’abilità dei protagonisti non solo nel cantare ma anche nell’interpretare scene ed emozioni, unita al coinvolgimento del coro e dei cittadini stessi di Sordevolo e alla bravura dell’orchestra ha reso questa rappresentazione dell’opera di Verdi davvero unica ed emozionante!
Video di Remo Turello
Si ringraziano per l’opportunità l’Associazione Teatro Popolare Di Sordevolo e la Fondazione Teatro Coccia.