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Adriana Oberto Photography - Naiade e Pan

Cantiere Didattico

per il restauro delle sculture della cascatella della Naiade

A cura di ADRIANA OBERTO

fotografie di ADRIANA OBERTO

italia, TORINO

Si è recentemente concluso il cantiere didattico per il restauro delle sculture della cascatella della Naiade, lungo l’asse del Belvedere a Villa della Regina, sulla collina di Torino.

L’intervento è stato realizzato dalle studentesse del primo anno della specializzazione in Materiali lapidei e Superfici decorate dell’architettura, all’interno del Corso di Laurea magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università di Torino, in collaborazione con la Fondazione Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”.

Adriana Oberto Photography - Villa della Regina
Adriana Oberto Photography - Villa della Regina

Villa della Regina

Conosciuta in passato anche come Villa del Cardinale o Vigna della Regina, è una villa del Seicento sulle pendici della collina di Torino, in posizione dominante rispetto al centro.

In quanto residenza della casa reale dei Savoia, è iscritta dal 1997 nella lista Patrimonio Mondiale dell’UNESCO insieme alle altre Residenze Sabaude.

La villa venne fatta costruire dal Cardinale Maurizio di Savoia, figlio cadetto del Principe di Piemonte Carlo Emanuele I e fratello di Vittorio Amedeo I.
La struttura, all’inizio molto più semplice di quella attuale, fu rimaneggiata e ampliata negli anni fino ad arrivare alla configurazione attuale. Donata nel 1865 all’Istituto nazionale delle Figlie dei Militari, divenne sede della scuola fino alla seconda guerra mondiale, quando subì gravi danneggiamenti, che ne decretarono la chiusura. Per anni la villa rimase in stato di abbandono e oggetto di degrado. Nel 1994 passò al Demanio, che la diede in consegna alla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte. 

Fu oggetto così di una lunga opera di restauro, che porterà all’apertura al pubblico nel 2006.  

E’ attualmante gestita dalla Direzione Regionale Musei Nazionali Piemonte.
Noi abbiamo descritto in dettaglio la villa sul numero 78 della nostra rivista.

In breve

L‘asse del Belvedere è una struttura scenografica del giardino che circonda Villa della Regina, sulle pendici della collina di Torino.

Le studentesse del primo anno di specializzazione hanno condotto le attività di studio, documentazione e restauro affiancate da una docente restauratrice e da un team interdisciplinare composto anche da biologi e geologi, sotto la supervisione della dott.ssa Chiara Teolato, direttrice del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e già direttrice di Villa della Regina, e Giulia Comello, funzionaria restauratrice delle Residenze Reali Sabaude.

Premessa

Il complesso dei Giardini aveva già subito un importante restauro nei primi anni 2000. Da allora, si è cercato di effettuare una manutenzione, seppur saltuaria, poiché le risorse non sono sempre sufficienti. Recentemente è stato avviato un progetto didattico con le studentesse del quarto anno, che si concentrano sulle superfici decorate dell’architettura. È stata eseguita manutenzione, principalmente per rimuovere i depositi superficiali, e si è prestata attenzione a situazioni di degrado. Negli anni successivi ci si è occupati di controllare e mantenere ciò che era stato fatto, affrontando anche i segni di crescita biologica riscontrati. Quest’anno, il lavoro è continuato con l’intervento delle studentesse, garantendo così una cura fondamentale per la conservazione nel tempo.

Adriana Oberto Photography - cantiere di restauro
Adriana Oberto Photography - cantiere di restauro
Adriana Oberto Photography - Naiade e Pan
Adriana Oberto Photography - Naiade e Pan

Il Restauro

Il restauro ha interessato il gruppo scultoreo della Naiade e Pan, in marmo di Frabosa, situato sopra la cascatella. Questo insieme scultoreo, databile al XVII secolo, è simile nello stile alla sirena della fontana dell’ingresso della residenza. La cascatella è alimentata dall’acqua che sgorga dall’urna capovolta della Naiade e scorre lungo livelli di pietra fino a una vasca a forma di conchiglia.

Il restauro si è reso necessario a causa dello stato di conservazione delle statue, deteriorate da fenomeni di erosione e colonizzazioni biologiche. L’intervento è stato progettato per rallentare il degrado dei materiali e comprendere meglio i complessi fenomeni conservativi, dato che le opere si trovano all’aperto, in un ambiente con nicchie ecologiche.

Il lavoro ha incluso anche la manutenzione di altri manufatti restaurati negli anni precedenti, come le sculture del Ninfeo del Nettuno e la fontana mistilinea dell’Esedra.

In questo caso, ci sono stati restauri precedenti, in particolare per l’incollaggio, poiché tutto il Satiro era fratturato. E’ possibile notare una stuccatura e il pezzo che era stato reincollato in modo non perfettamente allineato, creando uno scalino visibile, così come sulle braccia della Naiade. Questo materiale presenta numerose linee di sedimentazione, rendendo la struttura piuttosto fragile. Con la luce radente, è possibile vedere chiaramente queste fragilità. Inoltre, è stato effettuato un lavoro di sigillatura su microfessure tipiche di questo tipo di materiale. Dalla documentazione archivistica si ipotizza che possa trattarsi di un marmo locale piemontese, forse il marmo di Frabosa, caratterizzato da tonalità verdine o rosate, usato anche per alcune strutture della Reggia di Venaria.

Per coinvolgere il pubblico, sono state organizzate due visite tematiche in cui i visitatori hanno potuto osservare da vicino il cantiere e comprendere le strategie di restauro adottate.
Le operazioni hanno compreso la pulizia delle superfici, la ricollocazione dei frammenti, la rimozione delle vecchie stuccature e la loro sostituzione.

Il prossimo grande cantiere che riguarderà Villa della Regina sarà lo scalone d’onore, situato all’ingresso principale. I lavori inizieranno a breve a causa di problematiche legate alle infiltrazioni di umidità, specialmente nella pavimentazione e nei gradini della scala, che hanno causato degrado sia all’esterno che all’interno della vasca. È stato redatto un progetto e attualmente si è nella fase di affidamento dei lavori. Si tratta in questo caso di finanziamenti specifici, separati dalla manutenzione ordinaria.

Adriana Oberto Photography - Naiade e Pan
Adriana Oberto Photography - Naiade e Pan

Centro Conservazione e Restauro
La Venaria Reale

La Scuola di Alta Formazione e Studio (SAF) organizza e coordina master e corsi di aggiornamento professionale. In collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, la SAF contribuisce anche all’organizzazione del Corso di Laurea magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali.

Il Centro dispone di otto laboratori di restauro, suddivisi per tipologia di materiali, che rappresentano il cuore delle attività legate alla conservazione delle opere d’arte. Questi laboratori fungono da spazi di confronto e scambio tra restauratori professionisti, docenti e studenti.

Progetti interdisciplinari vengono sviluppati in collaborazione con reti nazionali e internazionali. Le ricerche si concentrano su metodi e tecnologie innovative per la diagnostica, la prevenzione e la conservazione dei beni culturali.

Ringraziamo per l’accoglienza e l’ospitalità la Direzione Regionale Musei Nazionali Piemonte, che si occupa anche di Villa della Regina, nonchè lo staff che ci ha accolti e le preparatissime studentesse.

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