A cura di GERARDO RAINONE, MONICA PASTORE
Fotografie di GERARDO RAINONE, MONICA PASTORE, ADRIANA OBERTO
FORTE DI FENESTRELLE, VAL CHISONE, to
L’ultimo weekend di agosto si è svolto l’evento “La terra di mezzo”, una manifestazione che si è ispirata alle mitiche saghe fantasy: da “Il Signore degli anelli” a “Game of Thrones”, da “Le cronache di Narnia” ad “Harry Potter”.
L’incredibile location è stata il Forte di Fenestrelle, in val Chisone, non distante da Torino.
La Grande Muraglia Piemontese
Il Forte di Fenestrelle è un complesso di fortificazioni costruito tra il XVIII e il XIX secolo in Val Chisone (TO). Grazie alla sua estensione e al suo sviluppo lungo il lato sinistro della valle è noto come la “Grande Muraglia Piemontese“. Nel 1999 è stato scelto come simbolo della Provincia di Torino e, nel 2007, il World Monuments Fund lo ha inserito nella lista dei 100 siti storico-archeologici più a rischio a livello mondiale, insieme ad altri quattro siti italiani.
È più propriamente una fortezza, poichè le strutture che la compongono (tra cui tre forti) sono unite tra di loro in un sistema integrato.
La sua architettura è sorprendente: si estende lungo il crinale della montagna per oltre 3 chilometri, coprendo una superficie totale di 1.350.000 metri quadrati, con un dislivello di 635 metri tra la prima e l’ultima struttura. L’elemento più distintivo è la famosa“scala coperta“, una straordinaria costruzione, unica nel suo genere, che consiste in 4000 gradini protetti da mura spesse due metri, che si arrampicano lungo il pendio della montagna. La scala si sviluppa come una lunga galleria, proseguendo senza interruzioni per oltre due chilometri.
Guardandolo nel suo complesso, si ha di fronte un’opera straordinaria e fuori dagli schemi rispetto alle precedenti tecniche di difesa fortificata, per via delle sue enormi dimensioni e della complessa disposizione degli edifici.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il forte cadde in completo abbandono, rischiando di diventare un rudere, vittima del degrado e della negligenza umana.
Oggi, grazie all’intervento dell’Associazione Progetto San Carlo Onlus, il Forte di Fenestrelle è stato restaurato, è aperto al pubblico, ed è diventato un punto di interesse per turisti e studiosi.
Noi avevamo parlato della fortezza nel N.43 della rivista.
La Terra di Mezzo
L’evento fantasy “La Terra di Mezzo“, ampiamente pubblicizzato e fortemente atteso, ha visto un grande afflusso di persone, che hanno atteso anche ore per entrare, con non poco malcontento da parte dei partecipanti.
Per mitigare l’attesa l’associazione che gestisce la fortezza ha organizzato una breve visita della stessa, dove è stato possibile visionare alcune zone ed apprendere diverse informazioni storiche.
La parte bassa del forte è stata suddivisa in diverse aree tematiche, dove le varie comparse, vestite in costume, si sono esibite e hanno intrattenuto i visitatori, con spettacoli che si ripetevano ad intervalli di tempo.
Video di Monica Pastore
I visitatori hanno così effettuato un “viaggio” organizzato a tappe:
- le prigioni: dove si nascondevano creature fantastiche, che un tempo dominavano le terre rappresentate;
- gli antichi mestieri: dove abili artigiani hanno dato vita a oggetti straordinari;
- la taverna degli orchi;
- l’area magica, dove acrobati, saltimbanchi e mangiafuoco hanno divertito con i loro spettacoli;
- la taverna dei Druidi, dove si è avuta l’occasione di assaggiare il succoso idromele;
- le arti della guerra: dove è stato possibile imparare i segreti dei combattimenti;
- le scuderie;
- la fossa delle creature incantate.
Video di Gerardo Rainone
Il viaggio è culminato con la grande battaglia tra creature incantate.
La tradizione narra del ritorno imminente del grande Drago Bianco, che sancirà la vittoria liberando la Terra di mezzo dal male.
Purtroppo, quello che doveva essere uno spettacolo unico nel suo genere, e che ha attratto persone da diverse regioni d’Italia in una location imponente, maestosa ed unica, non ha soddisfatto appieno le aspettative degli spettatori e, sotto certi aspetti, anche di quelli che dovevano essere i co-protagonisti dell’evento. La gestione si è dimostrata carente nei servizi e la partecipazione agli spettacoli, che doveva essere di tipo immersivo e inclusivo, non ha coinvolto lo spettatore secondo le aspettative.
Questa volta Dimensione Eventi, che noi ringraziamo per l’ospitalità, non ha centrato l’obiettivo, ma attendiamo i prossimi eventi, che in passato non hanno deluso.