A cura di ADRIANA OBERTO
fotografie di ADRIANA OBERTO
italia, GENGA – AN
Il tempio neoclassico detto del Valadier (o di Valadier) sorge nei pressi dell’eremo di Santa Maria Infra Saxa, non lontano da Genga, in provincia di Ancona, a 582 m. s.l.m.
Come l’eremo di Santa Maria Infra Saxa, che lo predata di molto, si trova all’interno di una grotta che fa parte del sistema delle grotte di Frasassi.
Il Tempio
È a base ottagonale in blocchi di travertino bianco proveniente da una vicina cava. La cupola, in piombo, è anch’essa suddivisa in otto spicchi e contrasta nel colore con il bianco del marmo. Ci sono due ingressi – sulle facciate opposte — al tempio e tre ordini di finestre.
Come detto, il tempio si trova all’interno di una grotta, che lo incornicia, lo protegge e ne sottolinea la maestà (il buio della grotta contrasta col bianco del tempio). Ed è proprio visitando la grotta che se ne possono ammirare le fattezze. Inutile dire che questo è un luogo frequentato non solo dai fedeli, ma da turisti e fotografi desiderosi di immortalare la classica foto da cartolina.
All’interno si trovano un altare in alabastro locale e una statua della Vergine con Bambino in marmo di Carrara. Si tratta di una copia – ora esposta nel Museo d’Arte Sacra di Genga – dell’originale della bottega di Antonio Canova.
La Storia
Nel 1828 papa Leone XII, che era originario della vicina cittadina di Genga, decise di costruire un tempio dedicato alla Madonna e ne dette l’incarico all’architetto Giuseppe Valadier. Da qui il tempietto prese il nome, sebbene in realtà l’opera sia da attribuire ad interventi successivi e di altri architetti, quali Zappati, Ghinelli e Donati. La funzione era di rifugio per i peccatori e ciò gli valse proprio il titolo “Refugium Peccatorum”
Come arrivare al tempio
L’accesso al tempio si trova lungo la strada della Gola di Frasassi ed è facilmente riconoscibile grazie alla statua di Leone XII vicino alla biglietteria. Si raggiunge dopo un sentiero di 800 m molto agevole (è lastricato), ma abbastanza impegnativo, perché si snoda lungo 300 m di dislivello. Ci sono le 14 stazioni della via Crucis e vi si trovano anche piccole costruzioni in legno, normalmente chiuse e non utilizzate: sono abitazioni, negozi, ripari che prendono vita ogni 26 dicembre in occasione del Presepe Vivente, organizzato dall’associazione Amici del Presepe. La manifestazione è nata nel 1982 per volere di don Giuseppe Fedeli e coinvolge un buon numero di figuranti.
Eremo di Santa Maria Infra Saxa
Le prime testimonianze scritte parlano di un eremo di Monache di clausura benedettine, che già vi dimoravano nel 1029 (il vicino Monasterium Sanctae Mariae Bucca sassorum si trovava sul vicino Monte Ginguno).
È un edificio in pietra, parzialmente scavato nella roccia. All’interno si trova una statua in pietra della Madonna col Bambino.
Le Grotte di Frasassi
Queste sono grotte carsiche sotterranee all’interno del parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi; sono composte da enormi ambienti sotterranei tra cui l’Abisso Ancona, talmente ampio che potrebbe contenere senza problemi il Duomo di Milano. Le grotte erano utilizzate già nell’antichità: nel X secolo vi si rifugiavano le popolazioni locali per sfuggire alle invasioni degli Ungari. Proprio durante gli scavi per la costruzione del tempio furono ritrovati forni, magazzini, nonché alcune monete risalenti all’età del Bronzo e del Ferro.